RESTA SINTONIZZATO

Su tutto ciò che concerne movimento e comportamento dell’essere umano, salute, neuroni, sviluppo motorio e neuroplasticità dallo studio/quartier generale
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“NE HO PROPRIO BISOGNO” “ NON RIESCO A INIZIARE LA GIORNATA SENZA” questa non è l’ intuizione verso qualcosa che ti fa bene, questa nel mio caso è una dipendenza, da un RITUALE o da una sostanza…nel mio caso dal CAFFÈ.
Le dipendenze parlano di abitudini, e le abitudini non sono più scelte.
Ho fatto 2 conti sono 30 anni che bevo caffè ogni giorno. Lo consumo da quando avevo 16 anni. Prima un caffè al mese poi dai 18 quando andavo all’università lo bevevo per combattere la sonnolenza post pranzo , e da lì credo dai 24 anni di aver sempre preso almeno tre caffè al giorno, a volte di più, per poter lavorare, per stare sveglia.
Da giorni sento ansia, non dormo bene.
Mi sono detta che in effetti è un periodo in cui ho qualche pensiero, ma poiché certe cose non posso risolverle a breve cerco di aiutare la situazione togliendo il caffè. Il caffè la mattina è quasi una coccola, io da sola alle 6.30 in cucina, prima che tutto abbia inizio, bimbe, scuola, lavoro, è il mio momento tranquillo, la mia moka da 3 in tranquillità prima che la mattina abbia inizio, l’ aria frizzante che entra dal balcone a porte spalancate, il mio buongiorno. Eppure nelle ultime settimane sento che mi agita, alza i miei livelli di cortisolo, mi sento più gonfia, la notte la testa è affollata di pensieri. Non sarà tutta colpa del caffè, e la mia testa lo associa ad una cosa BELLA, RILASSANTE, UN MIO RITUALE…ma se non siamo pronti a cambiare, a togliere tradizioni e rituali, se ci fidiamo più del meccanismo di ripetizione e compiacimento innescato dal cervello che dall’ascolto e
dall’osservazione di noi stessi..

Nulla mai cambierà.

Dormire, riposare bene, è indispensabile alla salute. Quindi proverò a sospendere il caffè per vedere se riuscirò a dormire meglio.
Anzi non proverò, da domani SOSPENDO il caffè. Sono consapevole che non è mai uno solo il fattore scatenante, ma una concausa.
Di certo, da qualche parte è importante INIZIARE.
Si chiama
CAMBIAMENTO.

QUESTO È UN PO’ IL RACCONTO di come ho mangiato (e bevuto) in generale nella mia vita, di come sono passata da mangiare latte e cereali a colazione e pasta e pane a pranzo a nutrirmi quasi senza zuccheri e carboidrati e inserire nelle mie abitudini quotidiane il digiuno intermittente.

Una semplice esperienza personale, percorrendo le ragioni e le REGIONI che mi hanno spinto a fare certe scelte piuttosto che altre.

Premetto che sono sempre stata una persona sportiva: prima agonismo in atletica leggera poi maratone dai 12 ai 35 anni. Successivamente ho cominciato a lavorare nel settore di salute e movimento: anche ora che ho 46 anni il mio lavoro consiste nell’insegnare alle persone a PRATICARSI attraverso il movimento .

Impartisco lezioni individuali di MOVIMENTO: da piccoli esercizi per togliere dolori fisici a lezioni di verticali o cerchio aereo, tutto passa attraverso il movimento.

Questo per dire che non ho mai avuto problemi di peso e non ho mai approcciato una nutrizione piuttosto che un’ altra per ragioni di dimagrimento, a parte forse la mia prima “dieta fai da me” a 18 anni.

In ogni passaggio, voglio indicare quali ragioni mi hanno spinto a cambiare, cosa ho messo in atto, e cosa ho ottenuto/perso.

FASE 1 (18-19 anni) LA DIETA FAI DA ME.

RAGIONE : per solidarietà alle mie amiche per le quali il mantra era “magro e’ bello”, a 18 anni sembrava che se fossi stata più magra avrei risolto tutti i miei problemi.

MESSA IN ATTO:
Per 7 mesi:
NO carne rossa
mangiavo esclusivamente INSALATONE
pane azzimo, gallette di riso
Yogurt a qualsiasi gusto purché MAGRI. 0,01% di grassi e mi sembrava di dimagrire solo leggendolo.

COSA HO OTTENUTO:
Perdita di massa muscolare
Aumento di peso
Calo di energia
Difficoltà a mantenere le performance sportive a cui ero abituata
Frustrazione e estremo malumore
Sensazione costante di GONFIORE INTESTINALE
Flatulenze ( per eccesso di fibre)
STITICHEZZA ( addirittura ero arrivata a prendere integratori e lassativi)

capisco che così non va bene, sono così disperata, mi sento peggio di prima, sento che tutto è fuori controllo.

Tutti mi dicono che sono in forma e io non so più come tornare anche solo ad avere energie per fare ciò che mi piace.

Mi rivolgo ad un nutrizionista.

FASE 2 (19-35 anni) LA DIETA POLITICALLY CORRECT

RAGIONE :
peso 57 kg , ho 20 anni, sembro anche in forma ma sono PERSA, non so più cosa mangiare.

MESSA IN ATTO:
La nutrizionista mette in atto le sue competenze e mi propone una dieta dissociata.
Mi piace, mi da delle regole, questa cosa mi rassicura inizialmente. Rimette carne, pesce, uova nella mia dieta, mi dice che servirà un po’ di tempo per sistemare il danno fatto. Introduce la pasta, e tutto ciò che mi piace, anche le patatine in sacchetto, ogni tanto, la pizza una volta a settimana, il gelato una volta a settimana.
5 pasti al giorno.
C’è tutto, ma tutto razionato, pesato, misurato, scritto, contato. Sembra un gioco .

COMINCIO A LEGGERE LE ETICHETTE. (***)
TUTTO CIÒ CHE MI INTERESSA SONO LE CALORIE PRESENTI E I GRASSI PRESENTI.

Sembra un gioco ma diventa un incubo.

Divento un’esperta di proporzioni tra CALORIE E GRAMMI, tutto ruota attorno alle calorie.
Quando corro, nel GPS compare sempre il numero di calorie bruciate . Se ci penso adesso sorrido…mi ero trasformata in una MACCHINA TERMICA. calorie e energia.
Una macchina, senza ormoni, emozioni, cellule.
Il cibo che mangiavo erano NUMERI che entravano e dovevano più o meno USCIRE in egual misura.

COSA OTTENGO:

Perdo 3 kg in 1 anno e mezzo.
Raggiungo il PRESCRITTO PESO FORMA, ma la fase di mantenimento è molto dura,
Faccio incubi in cui sgarro e mangio biscotti.. Non sono serena e mantenere questo regime e’ molto FATICOSO, SNERVANTE. Bene o male procedo così fino ai 40 anni, tra pasta, pizza, proteine e maratone …il peso più o meno si manteneva ( ero tornata 55kg) ma la mia vita aveva anche alcune costanti poco piacevoli:
Almeno 2 candide all’ anno

  • Almeno 1 infortunio all’ anno ( tendiniti, o infiammazioni)
  • Almeno 2 interventi dal dentista per gengiviti o carie all’ anno
  • Stanchezza alternata a picchi di energia
  • E parallelamente sbalzi d’ umore
  • Dagli esami del sangue emerge sempre una marcata ANEMIA
  • altissima difficoltà a concentrarmi negli studi
  • Sonnolenza dopo i pasti

Tutto questo però mi sembrava NORMALE.

A 40 anni, cambio vita, dopo aver divorziato mi trovo a frequentare un paese diverso, da Modena a Varese e poi da Varese alla Svizzera. Frequento persone diverse, ho una figlia, sono lontana da casa, dalle amicizie di una vita, sono più SOLA. Le abitudini sono TOTALMENTE interrotte.( questa cosa è molto interessante se pensiamo alla socialità del cibo, a quanto la comunità e la famiglia possano essere un freno sui cambiamenti legati al cibo e al nutrirsi)

Per caso comincio a interessarmi diversamente, anziché pagare persone che mi dicano come mangiare comincio a comprare libri e leggere articoli, informarmi.

Libri che mi piacciono, libri che non mi piacciono, libri che capisco, e anche che capisco meno, libri che parlano dell’ importanza di mangiare più grassi e meno zuccheri, leggo di ormoni, insulino resistenza, della superficialità di un approccio alle calorie, leggo dell’importanza di leggere tutti gli ingredienti, conoscerli, di non mangiare nemmeno un ingrediente che non conosci.

Libri legati alla nutrizione, ma anche molti libri legati alla salute, al sentirsi bene, ad ascoltare i messaggi del corpo e usare la nutrizione per stare meglio.

  • Perfect health diet -Paul Jaminet
  • Ma se fosse vero? -Emanuele Gambacciani
  • Cambia il tuo cervello, cambia la tua vita – Daniel G. Amen
  • Pensare con il corpo- Jader Tolja
  • Quando il corpo dice no ( il costo dello stress invisibile) -Gabor Matè
  • Explain pain – Butler,David s., Moseley, G.Lorimer

All’ inizio le idee sono ancora più confuse, poi cerco ispirazione, mi lascio incuriosisce dalla sempre crescente associazione tra abuso di zuccheri e carboidrati a sonnolenza e infiammazioni, mi ci riconoscono e tra i 40 e i 43 anni comincio a cambiare abitudini alimentari

FASE 3 MI INFORMO E I METTO IN GIOCO

RAGIONE:
sono curiosa di vedere se limitare gli zuccheri mi può aiutare a stare meglio, a ridurre le infiammazioni, non so , sono curiosa.

MESSA IN ATTO:

Cerco di limitare il più possibile gli zuccheri
Mi oriento solo su cibi naturali
No prodotti industriali

Riparte un’accanita lettura delle ETICHETTE, ma questa volta non sono calorie, mi trovo catapultata in un mondo di nomi allucinanti che mangiavo fino al giorno prima e ignoravo, scopro che nel prosciutto cotto c’è lo zucchero, che in molti yogurt ci sono farine e addensanti , che tantissimi yogurt NATURALI, hanno lo zucchero.

Per la prima volta mi sento ABBINDOLATA dal mondo dell’ INDUSTRIA alimentare.
Faccio queste SPEDIZIONI INFORMATIVE nei supermercati con mia figlia Sara di 8 anni, è un gioco.
“ prendiamo solo cibo sano”
Sara nota che lo zucchero è in un sacco di cibi salati, anche nelle PATATINE.

Usciamo con, latte di mucca al pascolo col quale faremo lo yogurt (a questo punto ci interessa anche se
l’ animale è’ stato nutrito bene) qualche zucchina biologica.. e poco altro. La carne la prendiamo dal macellaio di fiducia che ha animali “grass fed”. Le uova le prendiamo dal contadino che le lascia “razzolare” in campagna

Mia figlia continua a chiedermi come mai ci sono così TANTE corsie piene di CIBI , pieni di zuccheri.
Perché cibi salati includono zuccheri? Perché tutto quello che è’ così buono è così poco sano?

La risposta se la da da sola.

Interessi economici . E ha solo 8 anni.

Come due “paladine della salute” ci guardiamo e diciamo:
“ noi non ci giochiamo la nostra salute per arricchire questi furbacchioni”
E se le va una patatina fritta, c’è la facciamo in casa, con patate vere e ghee.. !

RIPRENDO LA MESSA IN ATTO:

Elimino la colazione ( pasto DOLCE per eccellenza)
Elimino lo zucchero dal caffè
Elimino il glutine
Riduco al minimo il consumo di dolci,
Non mangio più pasta,
Limito la pizza a una volta al mese come momento di sgarro con Sara
Mantengo poco riso, patate, ma mai come cibo quotidiano, qualche gelato sporadico.
Mi sento meglio, il corpo è DECISAMENTE PIÙ SGONFIO

risolti i problemi di STITICHEZZA
meno sonnolenza
meno infortuni
sono fisicamente MOLTO DEFINITA
Non conto più le calorie
esteticamente è il periodo in cui sono più in forma

Non ho completamente eliminato le infiammazioni, ma in generale tutto sembra andare per il meglio.

È decisamente una fase che PORTA MIGLIORAMENTI SENZA FEEDBACK NEGATIVI.

ANNO 2023 ho 43 anni e sono INCINTA.

Al quarto mese di gravidanza mi fanno il test della glicemia.
Supera una determinata soglia, dicono che c’è un principio di DIABETE GESTAZIONALE, c’è poco liquido rispetto alla media.. bla bla bla…

Io e mio marito siamo molto preoccupati. Il medico suggerisce di affidarci ad un misuratore di glicemia. Ad ogni pasto mi pungo. Basta un cucchiaio di avena (cartone puro) o un po’ di uva per superare i valori ottimali.

Anche se il medico mi dice di non eliminare completamente zuccheri e carboidrati, scelgo supportata da mio marito di togliere TUTTO.

FASE 4 “NO EXCUSES THERE IS A LITTLE GIRL”

RAGIONE: DIABETE GESTAZIONALE

MESSA IN ATTO:

mangio solo Carne, pesce, uova , verdure fermentate
Tolgo tutta la frutta, ogni genere di carboidrato e zucchero.

Sono mesi molto DIFFICILI, ho voglia di pizza, la data del parto sarà dicembre e dico a mio marito che resisterò fino al parto ma voglio un PANETTONE con uvette in sala parto!!!

COSA OTTENGO:

I parametri della gravidanza vengono completamente rovesciati
La bimba cresce benissimo
Il liquido amniotico riprende livelli ottimali
Passa completamente l’acidità di stomaco che avevo all’inizio

Tutti mi suggerivano un cesareo e alla fine i tessuti sono così migliorati che Carlotta nascerà con un parto naturale di breve durata (il primo parto era stato cesareo)

Arriva subito il latte, tanto latte, è come se il corpo fosse IPER NUTRITO.

A parte il PANETTONE IN SALA PARTO, mio marito insiste affinché io continui a nutrirmi così per tutto il periodo di ALLATTAMENTO.

Resto focalizzata.

Non è facile ma le cose vanno talmente bene che comincio a pensare dipenda da quanto sono ben nutrita.

Ho 44 anni, mi sveglio e allatto ogni 2 ore, dopo 20 giorni riprendo a lavorare, ho due figlie da gestire, dormo a pezzi, eppure ho energia per allenarmi, sono sempre di buon umore, mi sento davvero davvero bene.

Allatto Carlotta per 1 anno. Dopo 2 anni senza zuccheri e carboidrati, è diventata un’ abitudine.
La pizza non mi dice nulla, mi sembra un cibo gommoso poco nutriente.
I tortelloni, il panettone, le scorpacciate di frutta… non mi allettano più. Il pane che adoravo da bambina, mi sembra un cibo lontano che non appartiene più alle mie abitudini.

Sto benissimo. Il corpo è ricco, è pieno. Non sono magrissima, sono “in forma”. Capisco che magrezza e denutrizione posso essere amici. Capisco che svegliarmi e avere voglia di fare, seguire due bambine, avere un lavoro fisicamente impegnativo, gestire casa, e avere anche infinite energie per allenarmi, significa… “ wow!”

PROSEGUIO DI COSA OTTENGO:

Totale assenza di infortuni e infiammazioni
Buonumore costante
Energia da mattina a sera COSTANTE, senza picchi
Voglia di fare
Creatività
Un corpo più pieno ma davvero sempre energico
Mai più avuta una candida
Mai più avuta una carie
Mai più avuto stitichezza

RAFFORZATO SISTEMA IMMUNITARIO ( da anni non vado dal dottore, se qualcuno vicino a me ha influenza e febbre io al massimo ho il raffreddore per qualche giorno, quando le mie figlie si ammalano a dispetto di molte altre mamme non mi ammalo mai).

ANNO 2022 – 2023

Tra i tanti libri che leggo comincio ad informarmi di digiuno.

Digiuno per:

  • Dimagrire
  • stimolare autofagia
  • Migliorare la pelle
  • Stimolare rigenerazione cellulare
  • Produzione cellule staminali
  • Riequilibrare gli ormoni
  • Far riposare gli organi interni

Mio marito da anni pratica un digiuno 4-20, mangia nell’arco di 4 ore, di base fa uno spuntino al pomeriggio e cena.

L’ ho sempre osservato, ho spesso chiesto informazioni, ma non mi sono mai spinta a provare. Anche se la cena é l’unico momento in cui siamo tutti insieme, “sento” che vorrei provare a saltare proprio la cena per iniziare il mio digiuno intermittente. La mattina sento che lo stomaco è un po’ affaticato, anche mentre dormo mi sento un po’ appesantita a livello di stomaco.

Questo lo scrivo perché molto spesso le persone mi dicono:
“ eh vorrei tanto provare anche io ma come faccio? LO FACCIO PER LA FAMIGLIA!”

FASE 5 “ SENTO COSA MI FA BENE”

RAGIONE: per ME. Sento che ho bisogno di far riposare stomaco e intestino.

MESSA IN ATTO: salto da lunedì a giovedì la cena, da venerdì a domenica invece mangio a cena con la famiglia ( compromesso) Anche questa scelta, assieme a quella durante la gravidanza, è molto difficile inizialmente ( prime 2 settimane). Mi rendo conto che la grossa difficoltà non è non mangiare, ma togliere un rituale. Resto a tavola con la mia famiglia, ma non mangio, coinvolgo le mie figlie nelle ragioni della mia SCELTA.
Tutti sono con me, tutti la mattina corrono a chiedermi :
“ come ti senti?” “ hai fame” “ c’è l’hai fatta?”

COSA OTTENGO:

per la prima volta sento che mi sto ascoltando
Occhi sgonfi
Pelle più luminosa
Stomaco leggero
Maggiore definizione muscolare
Enorme soddisfazione personale
Mi sento proprio fiera di me

Presa dall’entusiasmo, continuo così per quasi 1 anno, digiuno intermittente 8-16.
Mentre mio marito sembra costante e in equilibrio, io invece oscillo tra periodi in cui il digiuno intermittente è abitudine e periodi in cui ho più fame, sono stanca, perdo più capelli del solito, mi vedo gonfia.
Come se fosse in atto un livello di stress, cortisolo che aumenta.. non so.

Noto per mesi che le mestruazioni iniziano a SPOTTING.

HO 46 anni.
Sarà premenopausa? Sarà normale per me così?
Mi informo.

Leggo il libro della dottoressa MINDY PELZ “ fast as a girl” ascolto alcune sue interviste, e trovo proprio lì il pezzetto del puzzle che mi mancava.

Tutto bene fin qui, ma non avevo considerato che sono una DONNA.
Seguo un ciclo mensile che non è costante ogni giorno. faccio alcune modifiche al mio piano di nutrizione e digiuno in base al ciclo:

FASE 6 “ TROVARE IL MIO EQUILIBRIO NEL DIGIUNO”

OBIETTIVO eliminare lo SPOTTING MESTRUALE, continuare a praticare il digiuno che mi fa sentire così bene ma bilanciarlo al meglio senza che diventi uno stress”

MESSA IN ATTO:

studio il libro di MINDY PELZ e mi faccio un primo piano di gestione tra ciclo e digiuno.
Definito come giorno 1 il primo giorno di mestruazione.
Giorni da 1 a 10 , prima “power phase” digiuno liberamente ( anche 24 o 36 ore)
Giorni da 11-15 fase di fertilità , inserisco lavoro di forza, non faccio digiuni più lunghi di 16 ore.
Giorni da 16 a 18 seconda “power phase” digiuno liberamente (anche 24 o 36 ore)
Giorni da 19 alle mestruazioni ( mi coccolo, mi alleno con moderazione, NON DIGIUNO, cerco di inserire cibi INSULINOGENICI per aumentare i livelli di PROGESTERONE ( nel mio caso è sufficiente inserire un po’ di yogurt bianco senza zuccheri) e contrastare lo Spotting mestruale.

COSA OTTENGO :

Già dal primo mese di messa in atto, LO SPOTTING SPARISCE. (SONO FELICISSIMA) i due digiuni di 36 ore però sono accompagnati da SENSAZIONE DI FREDDO, deduco sia forse troppo stressante e pianifico di ridurli a 24 ore nei prossimi mesi”

In questi anni ho capito che le persone, AMICI, NUTRIZIONISTI, MEDICI ti consigliano in base alle loro esperienze, studi, interessi, in base alle normative vigenti..ma sotto sotto, NON SONO ME.

E SOLO ascoltando il nostro corpo, POSSIAMO ESSERE NOI i primi che sappiamo cosa ci fa bene e cosa no.
L’ ALIBI del… “ ma tanto mangiano tutti così”

Ci porterà appunto ad avere più o meno le malattie che hanno più o meno tutti in questa epoca:
DIABETE , PROBLEMI CARDIOVASCOLARI, SINDROME METABOLICA..

Non è che sia una grande consolazione…

L’ALIBI del
“ uno ti dice di non mangiare carne rossa, L’ altro di non mangiarla. Uno di mangiare solo verdure… nella confusione … non so dove andare e mangio male”
Oppure
“ nella confusione MANGIO DI TUTTO UN PO’ così non mi farà male di sicuro. Un po’ di tutto”
Anche questo è un approccio confuso e PASSIVO.

NON NASCE DA UNA SCELTA.

Io molte volte ho SCELTO, ho fatto ESPERIENZE, ho raccolto INFORMAZIONI DI CAMBIAMENTO SU DI ME e piano piano ho capito, cosa mi serve in base a ciò che io voglio per me, E NON Sara’ mai una scelta definitiva perché io cambio esigenze invecchiando.

A 46 anni, con 2 figlie da seguire da sola ( i nonni sono tutti lontani) , un lavoro autonomo da gestire con mio marito, e il sogno di diventare una verticalista, mi servono ENERGIE, LUCIDITÀ MENTALE, BUONUMORE e UN CORPO CHE NON RISCHI INFORTUNI (mi serve per lavorare ogni giorno)

Per me tutto questo non è poca cosa.

Se mi alzo appesantita, se lo stomaco non digerisce bene, se ho la pancia gonfia, se ho i tendini infiammati, per me è un problema.

A 20 anni volevo una taglia in meno , adesso cerco SALUTE, qualità di vita per più anni possibile, voglio fare tutto ciò che è’ nelle mie possibilità per allontanare malattie, infiammazioni, depressioni, e voglio fare quanto nelle mie possibilità per invecchiare con la capacità di FARE, di essere LIBERA, di lavarmi, vestirmi, sdraiarmi, salire le scale.

Bisogna ascoltarsi, pulire, escludere e includere .

Fidarsi senza AFFIDARSI COMPLETAMENTE, essere curiosi , avere più coraggio di cambiare che PIGRIZIA E ABBANDONO ALL’ABITUDINE.

Purtroppo siamo bombardati da cibi APPETITOSI , SUCCULENTI, GUSTOSI , BUONISSIMI, ma poco nutrienti. non si tratta di deliziare il palato e riempire la pancia, si tratta di nutrire le cellule, avere cura dell’intestino, permettergli al meglio di assorbire i nutrienti. Significa non intossicarsi di cibi altamente tossici anche se tradizionalmente inclusi nelle nostre diete. Per cui, per risvegliare l’istinto, non posso farmi guidare dalle etichette al supermercato.

È inoltre importante sottolineare che L’ ESPERIENZA ha bisogno di tempo per poter diventare tale.

Almeno 6 mesi, direi io.

Se faccio un’ esperienza occasionale o di 2 settimane non posso realmente capire dove mi porta.
Serve RESETTARE il sistema, fare una pausa, pulire…solo allora sarà più facile distinguere tra FAME, BISOGNO DI CIBO, E ABITUDINE A BUTTARE DENTRO QUALCOSA.
Ed eccoci all’ inizio di questa storia :

RAGIONE: dormo male, sono agitata, ho molti pensieri

MESSA IN ATTO: ELIMINO IL CAFFÈ

La motivazione è alta e non sono tentata a bere caffè , il grosso problema è che mi sento un po’ ovattata i primi giorni, mi manca caffeina .

Sto praticando da due giorni e la qualità del sonno è già molto migliorata.
Mi sento più tranquilla.
Sono curiosa di vedere se cambierà qualcosa nel lungo periodo.
E che questo bellissimo viaggio chiamato vita sia sempre così entusiasmante e ricco di belle sorprese.

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